Descrizione di AdrienLacroix
Dice di sé:
Adrien nasce il 17 Ottobre dell'anno **** presso un insignificante villaggio immerso nella Brughiera Francese. Terzogenito di 12 figli. Figlio di Antoin Lacroix e Annabeth Cousciòn. Il giovane Adrien non nacque di robusta tempra, per questo motivo la sua sorte nella famiglia fu presto segnata. Nell'alba del suo quinto compleanno, la madre di Adrien trovò nei pressi della chiesetta locale un monile in argento "L'amuleto di San Giuda" che donò al giovane Adrien nella speranza che il Santo potesse irrobustire il bambino. Da li a breve si diffuse nel villaggio un epidemia di Tubercolosi che decimò in breve tempo la popolazione locale, facendo piombare ancor più nella miseria quella povera gente. Il padre di Adrien ormai costretto a forti privazioni vista la povertà, decise di vendere il figliolo Adrien a dei zingari, dal momento che il bambino non era fisicamente adatto per offrire aiuto in casa. Adrien quindi trascorse la sua fanciullezza presso questa comunità nomade, dove apprese molte delle basi che avrebbero accompagnato la sua intera vita. Da questa gente egli apprese molte storie e racconti prima di tutto, imparò a lavorare i metalli per produrre utensili e gioielli di basso valore. La lavorazione che apprese il ragazzo sui metalli è tuttavia singolare, poiché i nomadi di fatto si basavano su conoscenze arcaiche mischiate a superstizioni, quindi Adrien imparò a forgiare oggetti in maniera rituale. Apprese inoltre l'arte del commercio, imparò a danzare, ad intrattenere le persone e soprattutto a scassinare, e commerciare, nonché le basi per saper utilizzare lame di modeste dimensioni. All'età di quattordici anni, la sua vita cambiò bruscamente. Durante uno dei spostamenti delle carovane di zingari, avvenne un attacco da una banda di banditi. Durante questo scontro, alcune carovane furono depredate, e molte furono le perdite tra i nomadi, al punto che chi poté fuggi lasciandosi dietro morti e feriti, incluso Adrien che fu colpito alla testa e dato per morto. Dopo tre giorni di coma, il ragazzo si svegliò in compagnia di cadaveri e distruzione. Dal momento che non riuscì più a ritrovare la sua famiglia adottiva, egli iniziò a viaggiare senza meta alcuna. Tale periodo per il ragazzo, fu di grande insegnamento, poiché non avendo influenza alcuna sociale, ebbe modo di incontrare una molteplicità di genti, che di fatto gli permisero di avere una visione del mondo meno ristretta e più variegata. Non essendo lui uomo dal fisico virile, approfondì ancor più in questi anni tutto ciò che aveva appreso dai nomadi. Dunque lavorò sporadicamente per commercianti erranti o talvolta per benestanti , ma mai nobili. Nel pieno della sua giovinezza, egli assimilò le etichette ed i modi galanti, approfittando nel mentre per conquistare donzelle rischiando in altrettanti casi di essere inforcato da un padre esasperato, od infilzato da un marito o fidanzato cornuto. All'età di circa vent'anni egli giunse in territorio Italico presso il porto Genovese. Qui, egli maturò completamente, ed avendo avuto la fortuna di attirare l'attenzione di un Mastro orafo locale, apprese moltissime cose riguardo l'arte accademica della forgiatura. Sempre in tale periodo, egli imparò a leggere e scrivere, ed apprese inoltre il Latino per via dei lavori di gioielleria che includevano frasi e motti nella lingua utilizzata dagli ecclesiastici e gli arroganti nobili. In tale periodo l'uomo approfittò anche per approfondire altre sue curiosità riguardanti la conoscenza della storia, e dell'araldica e delle leggende, poiché a Genova grazie alla varietà di genti di vari paesi potè meglio approfondire. Adrien divenne dunque un mastro orafo in grado di lavorare anche le pietre, la sua esperienza presso i zingari però, lo resero un artigiano atipico ed unico nello stile. Dopo aver trascorso anni ed anni a raffinare duramente la sua arte, l'uomo decise di riprendere il suo pellegrinare, rinunciando di fatto ad una famiglia ed ad una vita agiata viste le sue conoscenze. Dopo inenarrabili avventure dolorose e gratificanti ed in compagnia di San Giuda, egli infine ritorna nella sua Francia. Una Francia che poco rammentava ormai, ma che di fatto gli avrebbe offerto la possibilità di ricominciare una nuova vita.
Capacitá:
*Cosmopolita.
*Empatico.
*Carismatico.
*Creativo.
*Conosce l'etichetta.
*Galante e raffinato all'occorrenza.
*Regge bene gli alcolici.
*Cavalleresco.
*Sognatore.
*Onorevole.
*Ex-donnaiolo
*Mastro Gioielliere.
*Intagliatore di Pietre preziose.
*Ama la buona conversazione.
*Ama viaggiare e sa sopravvivere nelle terre selvagge.
*Sa leggere e scrivere il Francese ed il Latino.
*Parla Francese, Latino, ed una discreta conoscenza di Italico.
*Basilare conoscenza della scherma.
*Grande capacità di adattamento.
*Ama molto l'igiene e la cura personale.
*Ama scrivere, leggere e disegnare.
*Conoscenza storica.
*Conoscenza dei miti e folklore del Vecchio Mondo.
*Molto paziente.
*Ama la buona musica.
*Sa danzare.
*E' apprezzato da una non morta!
*Conoscenza Numismatica
*Scassinare
*Arguzia
*Capacità di Valutare/Stimare metalli e pietre.
*Commerciante.
*Forgiatura rituale (Preziosi)
Difetti:
*Eccentrico.
*Ex alcolizzato.
*Talvolta Vanesio.
*Libertino.
*Troppo buonista talvolta
*Non va a messa la domenica.
*Rancoroso.
*Non ama perder tempo con le persone che considera mediocri.
*Può risultare una persona noiosa
*Non ama i lavori pesanti.
*Talvolta troppo perfezionista.
*Se perde la calma risulta avventato.
*Talvolta logorroico.
*Un pessimo cantante.
*Non ha un fisico virile, ma delicato.
*E' viziato sul mangiare.
*Talvolta è asociale quando la malinconia lo avvinghia.
*Superstizioso
*Talvolta troppo filosofo
*Suona il liuto in modo tale da far scappare il diavolo in persona
*Nato il giorno 17!
Contatti:
-