Satsujin
Soprannome: Gli Oscuri.
Provenienza:
Storia:
I Satsujin, antico branco di licantropi, tracciano le radici della
loro esistenza a oltre mille anni fa, quando furono fondati in Asia.
La saggezza e la necessità di controllare il vasto continente li
spinsero a dividere il branco in vari branchi minori, ciascuno con
l'incarico di sorvegliare e influenzare diverse regioni. Questa
decisione li portò a sviluppare peculiarità e caratteristiche
uniche, tutte collegate alla loro innata abilità di governare e
manipolare l'Oscurità, una forza alla quale si sentivano
particolarmente legati. Spostandosi attraverso l'Asia, i membri del
branco arrivarono infine in Turchia, dove scelsero di stabilirsi.
Questa regione, con la sua storia ricca e il paesaggio variegato,
divenne il luogo ideale per la loro vita quotidiana. La parte
predominante del branco si rifugiò in queste terre, dove poterono
prosperare e consolidare la loro presenza. Col tempo, la fama del
branco dei Satsujin si diffuse, attirando nuovi membri e alleati.
Gradualmente, il branco si espanse da quella base turca, spingendosi
oltre i confini dell'Europa. Le terre europee divennero il nuovo
territorio di caccia e di vita per i licantropi, che si adattarono
alle diverse culture e ambienti con agilità e astuzia. Ogni branco
minore, pur mantenendo la loro connessione comune con l'Oscurità,
sviluppò caratteristiche uniche ispirate dall'ambiente circostante.
Alcuni preferirono le foreste selvagge dell’Europa centrale, mentre
altri si insediarono nelle città antiche e misteriose dell'Europa
orientale. La diversità culturale ed ambientale spinse i Satsujin a
evolversi in una comunità eterogenea, unita dalla loro eredità di
licantropi e dalla maestria nell'arte di controllare l'Oscurità.
Oggi, i Satsujin continuano a prosperare in Europa, mantenendo la
loro antica connessione con l'Oscurità e costruendo un equilibrio
tra il loro lato umano e la bestia interiore. La loro storia,
radicata in secoli di evoluzione e adattamento, continua a
intrecciarsi con il tessuto dell'oscura leggenda dei licantropi.
Totem tribale: Un corvo nero.
Struttura
del Branco:
La
struttura di questo branco si differenzia notevolmente dagli altri,
in quanto solo il Capobranco è ritenuto veramente superiore. Egli
assume il ruolo centrale nella gestione di tutte le attività del
branco e nell'assegnazione di incarichi ai mannari più meritevoli.
All'interno del branco, è il solo a fungere da portavoce con le
autorità e a svolgere o assegnare tutti i compiti, inclusa
l'importante responsabilità di addestrare i nuovi cuccioli.
Lo
Sfregiato, a sua volta, è responsabile dell'addestramento dei
cuccioli, insegnando loro l'uso dei doni e tutte le abilità nascoste
ancora sconosciute. Agisce come portavoce del Capobranco in sua
assenza, fornendo consigli ai mannari meno esperti e contribuendo al
loro sviluppo nell'arte del combattimento. Tuttavia, non può
prendere decisioni importanti o emettere ordini autonomamente, a meno
che non abbia ottenuto il consenso diretto del Capobranco.
Il
Mannaro partecipa attivamente alla vita del branco, svolgendo
incarichi assegnati dagli anziani. Potrebbe assumere la guida dei
cuccioli solo in assenza di Sfregiati e del Capobranco, dimostrando
così la sua competenza e maturità.
Il Cucciolo, infine, porta
su di sé la gravosa responsabilità di apprendere e padroneggiare
tutte le sue capacità, compresi i doni. Sottoposto a un
addestramento costante, il Cucciolo continua il proprio percorso fino
a quando non viene ritenuto sufficientemente maturo. La sua stretta
interazione con mannari più esperti è fondamentale per il suo
sviluppo e apprendimento continuo.
Carattere
tipico:
I
mannari Satsujin sono caratterizzati da un'apparente calma che
riflette il loro notevole autocontrollo. Questa tranquillità innata
consente loro di meditare con saggezza sulle soluzioni più adatte in
ogni circostanza, mantenendo la calma anche quando provocati. Tale
abilità non solo contribuisce alla loro sopravvivenza, ma li
distingue anche come individui riflessivi e strategici. Nelle loro
azioni, i Satsujin sono silenziosi e prediligono l'ombra al primo
piano. Evitano di attirare l'attenzione su di sé e agiscono con
discrezione. Tuttavia, di fronte a nemici reali, i Satsujin
abbandonano ogni traccia di pietà e altri sentimenti, lasciando
emergere la rabbia e la determinazione di uccidere. Questa
trasformazione mostra la loro natura feroce e la volontà di
proteggere il branco a tutti i costi. La persistenza e la
determinazione dei Satsujin emergono anche quando affrontano
ostacoli. Non conoscono la resa, poiché sono spinti da un profondo
senso di dovere e dalla necessità di raggiungere i loro obiettivi,
qualunque essi siano. La sicurezza nei propri mezzi è una
caratteristica distintiva, alimentata dalla fiducia nelle proprie
abilità e nell'addestramento ricevuto nel corso dei secoli. In
sintesi, i Satsujin sono licantropi risoluti, equilibrando saggezza e
feroce determinazione nel loro cammino attraverso l’oscurità.
Stile
e gusti:
Lo
stile distintivo dei membri del branco Satsujin si manifesta
attraverso una preferenza per abiti sobri e minimalisti, evitando
eccessi di appariscenza. La loro scelta si orienta verso vesti
semplici, generalmente di tonalità scure, riflettendo la loro
inclinazione per la discrezione e il mantenimento di un profilo
basso. Questo atteggiamento modesto si integra con il desiderio di
sfuggire all'attenzione indesiderata e di muoversi nell'ombra in modo
impercettibile. Il silenzio è una caratteristica centrale del loro
stile di vita. Questi licantropi prediligono la tranquillità e si
immergono nel silenzio della notte, il momento che ritengono più
favorevole per agire e muoversi senza essere notati. Gli abiti scuri,
insieme al silenzio, contribuiscono a un approccio furtivo e discreto
alla vita notturna. L'elemento del potere si riflette nel modo in cui
indossano i loro abiti con un'aura di autorità e risolutezza. Pur
mantenendo un aspetto semplice, i Satsujin emettono un senso di forza
interiore e controllo sulla loro esistenza, riflettendo la loro
padronanza dell'Oscurità. Nelle loro movimentazioni da un luogo
all'altro, gli Oscuri mantengono la stessa aura di riservatezza e
riflessione che caratterizza il loro stile di vita. Evitando di farsi
notare, meditano attentamente prima di affrontare una battaglia,
poiché la concentrazione è fondamentale per la loro abilità di
affrontare le sfide con intelligenza e ferocia. In definitiva, lo
stile dei Satsujin è una fusione di sobrietà, potere intrinseco e
una connessione profonda con l'Oscurità che permea la loro
esistenza.
Peculiarità
fisiche:
I
mannari Satsujin trasformati presentano una distintiva pelliccia nera
o grigio scuro, accompagnata da occhi gialli che, in momenti di furia
intensa, possono assumere una colorazione rossa. Questi attributi
fisici sottolineano la connessione profonda dei Satsujin con
l'Oscurità e la loro natura feroce quando si trovano di fronte a
situazioni intense. Il Capobranco, figura di massimo prestigio nel
branco, spicca con un'impressionante altezza che raggiunge i
2.80/3.00 metri. Gli altri mannari, pur mantenendo una statura
notevole, solitamente non superano i 2.50/2.60 metri. Queste
dimensioni imponenti riflettono la potenza e l'autorità che questi
licantropi ricoprono nella loro struttura gerarchica. La loro agilità
superiore rispetto alla norma è un attributo chiave che consente ai
Satsujin di muoversi con eleganza e velocità durante le
trasformazioni, sia in forma umana che in quella lycan. Questa
caratteristica li rende abili cacciatori e predatori nell'oscurità
della notte. Nella loro forma umana, i Satsujin spesso presentano
tratti orientali, un richiamo alle loro radici asiatiche. Questa
peculiarità fisica riflette il legame profondo con la loro storia e
origine, creando un ponte visivo tra la loro forma umana e la loro
controparte mannara. Inoltre, nel branco dei Satsujin è possibile
trovare umani dalla pelle più scura, un segno tangibile della parte
turca delle loro origini. Questa diversità riflette la storia
complessa del branco e la sua capacità di adattarsi a varie culture
e ambienti nel corso dei secoli.
Difetto
di Branco:
Frammenti
d'Oscurità
Il
licantropo, durante la sua fase lunare contraria, se è nel buio
totale senza una fonte luminosa anche minima (che sia una candela o
la luce della Luna), potrà utilizzare discipline attive di Ombra del
Guerriero di un livello inferiore al suo. Entrerà in Disgiunzione
per 2 turni se riceverà una ferita almeno di grado moderato da una
fonte mistica o da un'arma incantata che si avvalgano della luce.
Abitudini
e rifugio:
I
Satsujin, ancorati alle loro origini selvagge, scelgono di vivere tra
i boschi delle montagne e nelle periferie delle città. Questo
ambiente offre loro la tranquillità necessaria per vivere
indisturbati, circondati da risorse naturali che facilitano la loro
sopravvivenza. Scendono periodicamente in città, ma solo con scopi
ben definiti e motivati. Se, per qualche motivo, non riescono a far
ritorno a casa per la notte, cercano sempre luoghi appartati, come
boschi o campagne, lontani dalla frenesia urbana. La dedizione dei
Satsujin alle loro armi è evidente nelle loro abitudini quotidiane.
Riservano del tempo ogni giorno per la manutenzione e la pulizia
delle loro armi, riconoscendo l'importanza di strumenti ben
conservati per garantire la propria sicurezza e efficacia in
battaglia. Inoltre, durante le giornate senza compiti assegnati, si
impegnano in allenamenti mirati, sia fisici che spirituali,
consolidando la loro forza e agilità. Le notti dei Satsujin sono
dedicate alla caccia, svolta in gruppi ristretti. Questa pratica non
solo fornisce loro il sostentamento necessario, ma rafforza anche il
senso di unità all'interno del branco. Questi licantropi adottano
una strategia ombrosa, cacciando in modo discreto e astuto per
evitare l'attenzione indesiderata. Quando si impegnano nell'uccisione
di esseri umani per conto terzi, i Satsujin mantengono uno stile
preciso. Le loro azioni sono caratterizzate da lavori silenziosi,
puliti e veloci, evidenziando la loro abilità nel compiere compiti
delicati senza lasciare tracce evidenti. Questo approccio
disciplinato riflette la loro natura riservata e l'abilità nel
muoversi nell'ombra, mantenendo il segreto delle loro attività
oscure.
Pensiero
tipico:
Il
pensiero tipico dei mannari Satsujin si intreccia con la natura
oscura che li caratterizza. Preferiscono svolgere i loro compiti e
rituali durante le ore più buie, quando il manto dell'oscurità
avvolge il mondo. La notte rappresenta il momento ideale per le loro
attività, sfruttando la copertura delle tenebre per muoversi
nell'ombra senza essere notati. Il pragmatismo guida il loro
pensiero, poiché i Satsujin fanno sempre ciò che è nel loro
interesse personale. Raramente intraprendono azioni di carità,
poiché il loro allineamento negativo li orienta verso scelte
egoistiche e autoconservatrici. Inoltre, nei compiti che svolgono,
mantengono coerenza con questa caratteristica, evitando azioni che
potrebbero contraddire la loro natura oscura. Tuttavia, la
flessibilità e l'ingegnosità non sono a loro estranee. Alcuni
Satsujin potrebbero ricorrere a carte false o strategie ingannevoli
per ottenere ciò che desiderano, dimostrando una capacità
adattativa e astuta nel perseguire i propri obiettivi. Il principio
fondamentale che permea il loro pensiero è la convinzione che, in un
mondo governato dal potere, la chiave per la sopravvivenza è
diventare più potenti. Questa mentalità li spinge a cercare
costantemente modi per aumentare la propria forza e influenza,
adattandosi alla dura realtà del loro ambiente. Nonostante la loro
natura individualista, i Satsujin mantengono un forte senso di lealtà
nei confronti del branco. La consapevolezza che tradire il branco
sarebbe l'equivalente di scavarsi la propria tomba li spinge a
preservare l'unità del gruppo, riconoscendo la forza e la protezione
che proviene dalla coesione all'interno del branco.
Citazione:
“Cosa
volete chi’io chieda.
Lasciatemi nel mio buio.
Solo
questo. Ch’io veda.”
Doni
Guerriero
delle Tenebre:
Liv.
1) Corpo Etereo
[Passiva]
– [Tutte]
Il
licantropo assume consistenza vacua in caso riceva un colpo fisico
non magico di qualsiasi entità (pugni, bastonate, ferite da lama,
arma da fuoco, ecc…), nel punto dove lo riceve: l’impatto di
questo verrà ammortizzato e parzialmente dissipato: gli effetti di
un’eventuale ferita verranno ridotti di un grado (da critica a
grave, da grave a moderata, da moderata a leggera, da leggera a
graffio). Ciò gli ridurrà blandamente la percezione del dolore,
facendo sì che non si interrompano suoi eventuali stati di
concentrazione o di mira. I danni da argento esulano questa
disciplina e lo feriscono come se non fosse attiva.
Liv.
2 Manto Oscuro
[Turno
1 - Concentrazione || Turno 2 - Lancio] – [Tutte]
Il
licantropo viene ammantato completamente d'oscurità, il che gli
permette di passare inosservato a tutti coloro che lo guardino: se
attivato alla luce del sole la sua sagoma risulterà sfocata,
indefinita e tre volte più difficile da colpire con attacchi
ravvicinati o a distanza; se attivata al buio o in penombra risulterà
praticamente impossibile da vedere per chiunque, a meno che non si
abbiano poteri di visione dell'aura. Può ammantare d'oscurità con
pari risultato anche persone, cose, oggetti o animali, a patto che vi
mantenga il contatto fisico. Per mantenere attivo questo potere chi è
sotto di esso potrà muoversi alla metà della sua velocità massima
di movimento della forma assunta, altrimenti il potere smetterà
istantaneamente di avere effetto e tornerà completamente
visibile.
Liv.
3 Passo Umbratile
[Turno
1 - Concentrazione || Turno 2 - Lancio] – [Tutte]
Il
licantropo riesce a plasmare la propria ombra e a direzionarla dove
desidera: potrà sparirvi all’interno e riapparire nel turno
successivo ad una distanza massima di 10 metri dalla sua posizione di
partenza, seguendo una linea retta e sbucando da terra o da una
parete. Potrà dirigerla dove vuole senza che questa sia vincolata
dalla posizione delle fonti luminose; nel caso di buio totale potrà
comunque crearla forzatamente e
direzionarla ma la distanza percorribile tramite essa sarà
dimezzata. Nel turno immediatamente successivo non potrà attaccare o
concentrarsi, ma potrà utilizzare di nuovo questo potere nello
stesso turno di riapparizione per dirigersi altrove senza bisogno di
concentrazione: in tal caso alla sua nuova materializzazione subirà
immediatamente 1 turno di Feralità.
Liv.
4 Araldo dell'Oscurità
[Turno
1 - Concentrazione || Turno 2 - Lancio] – [Tutte]
Il
licantropo può far partire un flusso d’oscurità all'attacco al
posto suo, della forma ch'egli desidera dargli. Questo fluirà
scagliato con un getto fulmineo di massimo 10 metri dalla sua
posizione nella direzione scelta per portare un attacco fisico verso
un bersaglio, per poi dissiparsi al termine. L'attacco portato conta
come un attacco corpo a corpo con forza proporzionale alla forma
assunta dal licantropo, quindi potrà essere eventualmente evitato o
parato, posto che si abbia forza sufficiente per farlo e tenendo
comunque conto della rapidità usata, che ne amplifica impatto e
danni. Il licantropo può usare questa abilità senza muoversi,
indirizzandola contro persone, cose, oggetti o animali, che ne
subiranno le naturali conseguenze.