Figli della Luna
Soprannome: Cani o Banditi.
Provenienza:
I
primi figli della Luna furono i filosofi cinici dell’Antica Grecia:
allievi di Antistene e Diogene di Sinope, che per primo assunse il
soprannome di kyon, cioè di cane. Di lui si dice che vivesse in una
botte e che rinunciò persino alla scodella per bere l’acqua,
sostituendola con le mani giunte.
La
scuola di pensiero si diffuse, ma fu presto avversata dai potenti,
perché gli adepti tendevano a sovvertire l’ordine sociale: di
giorno con i loro ditirambi e le loro satire si facevano beffe di
loro; di notte, con la luna come guida, ne facevano strage e
banchetto. Cacciati da Atene, si diressero a Roma, dove incontrarono
il favore del popolo, ma vennero presto ostracizzati dalla
nobiltà.
Vagarono
raminghi per l’Europa, rifiutando di adattarsi a qualsiasi cultura,
finché trovarono asilo nelle Libere Terre. Ovunque hanno sempre
eretto un altare ad Eracle, Ercole per i romani, protettore di tutti
i figli illegittimi.
Totem tribale: Un cane randagio.
Struttura
del Branco:
Il
branco è coeso ma meritocratico: si tende a premiare colui che è
ritenuto il miglior Figlio della luna in base ai parametri del
gruppo.
Il
Capobranco può esser messo in discussione qualora si ritenga che sia
troppo attaccato alle cose terrene, al lusso, o dia a intendere
l’intenzione di far carriera nel mondo di corte.
La
forza è un altro parametro di riferimento: gli appartenenti
seguiranno fino alla morte la loro guida, che non deve però mostrare
alcuna debolezza.
Carattere
tipico:
I
Figli della luna spregiano in ogni modo i bisogni umani. Odiano
profondamente le convenzioni sociali, la nobiltà e la ricchezza.
Non
sono, però, dei barbari: alcuni amano l’arte dialettica e altri
adorano deridere l’avversario con componimenti in musica, in
poesia, o con satire improvvisate sul momento. Alcuni di loro sono
particolarmente rissosi, rumorosi e amano portare un po’ di caos
ovunque vadano.
Sono
inoltre raminghi, girovaghi e abituati a esser “banditi”, a viver
cioè ai margini della società.
Non
riconoscono le leggi umane, rispettano solo la posizione della luna e
la legge di natura. Proprio per questo, in genere, preferiscono la
compagnia degli animali e degli altri appartenenti al branco a quella
degli umani.
Hanno,
tuttavia, una particolare passione per i derelitti: se incontrano un
individuo messo ai margini, anche se umano o addirittura vampiro,
tendono a fraternizzare per affinità con il carattere di branco.
Stile
e gusti:
I
mannari di questa stirpe provano un innato piacere a vivere in mezzo
alla strada, nei boschi, sulle navi e tra le montagne: insomma
adorano la vita en plein air.
Per
dormire, di solito, cercano un posto da cui si veda la luna. Fuggono
gli alloggi di lusso come la peste. I più oltranzisti di loro –
una parte minoritaria, tuttavia - diventano asceti: si distaccano dal
mondo degli uomini per meditare e vivere in armonia con la natura.
Si
dice che alcuni figli della luna fossero monaci stiliti e abbiano
vissuto per decenni sulla cima di una colonna.
Peculiarità
fisiche:
In
molti hanno la pelle scura e bruciata dalla vita all’aria aperta e
caratteri mediterranei, tuttavia, essendo stato ramingo, il branco è
composto da individui provenienti dalle più disparate parti d’Europa
e quindi di qualsiasi etnia. Lo stesso vale per le forme animali che
assumono che, di solito, sono le più diverse. Si dice che un
mannaro, una volta entrato in questo branco, ottenga quale simbolo di
fedeltà assoluta allo stesso un’indelebile cicatrice sul petto.
Difetto
di Branco:
Tutt'uno
con la Bestia
Il
licantropo non farà mai del male a qualsiasi animale non magico se
non per mangiare o per non essere ucciso, se per un motivo o per
l'altro infrangerà questa legge entrerà automaticamente in
disgiunzione per 5 turni.
I
danni procurati da armi naturali (zanne, artigli, corna...) da
animali non magici (e quindi non licantropi) provocano sul licantropo
danni pari a quelli da argento.
Abitudini
e rifugio:
La
maggior parte dei componenti del branco dorme e vive in comunità nel
Cinosarge, che prende il nome dal luogo in cui Antistene insegnava
agli stranieri di Atene edove era stato eretto anche un tempio ad
Eracle. Di
solito si trova sempre al di fuori dalle mura cittadine. Anche chi
dorme lontano dal resto del branco vivrà lontano dal lusso e dalle
varie corti, di qualunque genere o allineamento, e comunque farà
riferimento al Cinosarge come punto di aggregazione.
Pensiero
tipico:
Secondo
i Figli della luna il mannaro più felice è quello che più si
affranca dai bisogni e dalle leggi umane, il mannaro bandito dalla
città, che ritrova il suo legame primigenio con la natura e si
rivolta contro la “cosiddetta” civiltà: la dileggia l’arma
della dialettica, la combatte con la spada, o la brucia con la magia,
a seconda dei gusti d’ognuno. Per essere uno di questi mannari
bisogna riconoscere come unica legge la posizione della Luna in
cielo.
Citazione:
"Il
saggio è autosufficiente,
tutte
le cose degli altri sono sue.
Il
sapiente non vive nella città secondo le leggi da essa stabilita,
ma
secondo la legge della virtù"
Doni
Comunione
Ferina:
Liv.
1) Tutt'uno col Bosco:
[Passiva]
- [Tutte]
Il Licantropo riesce a percepire lo stato e l’umore
degli animali nelle vicinanze in base ai loro versi ed espressioni
corporee, grazie a ciò è in grado di identificare la presenza e la
posizione di situazioni di pericolo.
Liv.
2) Sentinella Animale
[Turno
1 - Concentrazione || Turno 2 - Lancio] - [Tutte]
Il licantropo
solamente toccando un animale non magico di massimo metà del suo
peso da umano riesce a prendere il controllo delle sue azioni e
percezioni, il potere dura finché il licantropo rimane in condizioni
di concentrazione e nessuno interagirà con lui in maniera abbastanza
incidente da farlo uscire da questo stato. Durante l'utilizzo di
questo potere il licantropo non riceve alcun tipo di percezione dai
suoi sensi, se non quelle eccessive che possono riuscire a farglielo
abbandonare (danni, scossoni, urla). Eventuali danni ricevuti
dall'animale si manifesteranno anche sul corpo del licantropo ridotte
di un livello (da grave a moderata, da moderata a leggera, da leggera
a graffio), nelle stesse posizioni, se l'animale dovesse morire il
licantropo abbandonerà automaticamente la concentrazione per entrare
in Feralità
per 5 turni.
Liv.
3) Controllo Animale:
[Turno
1 - Concentrazione || Turno 2 - Lancio] - [Tutte]
Il licantropo
solamente toccando un animale non magico pari al suo peso da umano
riesce a prendere il controllo delle sue azioni e delle sue
percezioni. Oppure può prendere il controllo di un'insieme di
insetti dalla mente collettiva, toccando uno solo di essi, che
richiamerà tutti gli altri: sciami d'api, colonie di formiche, uno
stormo di cavallette, ad esempio. Il potere dura finché il
licantropo rimane in condizioni di concentrazione e nessuno
interagirà con lui in maniera abbastanza incidente da farlo uscire
da questo stato. Durante l'utilizzo di questo potere il licantropo
non riceve alcun tipo di percezione dai suoi sensi, se non quelle
eccessive che possono riuscire a farglielo abbandonare (danni,
scossoni, urla, luci improvvise, odori molto forti). Eventuali danni
ricevuti dall'animale si manifesteranno anche sul corpo del
licantropo, nelle stesse posizioni, se l'animale dovesse morire il
licantropo abbandonerà automaticamente la concentrazione per entrare
in Feralità
per 5 turni.
Liv.
4) Possessione Suprema
[Turno
1 - Concentrazione || Turno 2 - Lancio] - [Tutte]
Il licantropo
solamente toccando un animale non magico di qualsiasi dimensione
riesce a prendere il controllo delle sue azioni e delle sue
percezioni. Inoltre riesce a prendere il controllo di gruppi
d'insetti e piccoli animali dalla mente collettiva, toccando uno solo
di essi, che richiamerà tutti gli altri: dagli sciami fino alle orde
di topi o agli stormi di uccelli. Il potere dura finché il
licantropo rimane in condizioni di concentrazione e nessuno
interagirà con lui in maniera abbastanza incidente da farlo uscire
da questo stato. Durante l'utilizzo di questo potere il licantropo
non riceve alcun tipo di percezione dai suoi sensi, se non quelle
eccessive che possono riuscire a farglielo abbandonare (danni,
scossoni, urla, luci improvvise, odori molto forti). Eventuali danni
ricevuti dall'animale si manifesteranno anche sul corpo del
licantropo ridotte di un livello (da grave a moderata, da moderata a
leggera, da leggera a graffio), nelle stesse posizioni, se l'animale
dovesse morire il licantropo abbandonerà automaticamente la
concentrazione per entrare in Feralità
per 5 turni.